
Dopo una settimana soleggiata, senza precipitazioni, è in arrivo una nuova perturbazione che porterà, da stasera, piogge e maltempo.
Le temperature sono più primaverili che invernali così sfruttiamo queste ultime ore di buon tempo per il trekking di oggi che porterà ad avventurarci nelle valli delle colline pisane.
Siamo a Rivalto, borgo che si affaccia sulle Valdera e la Valdarno inferiore, che ha dato i natali al Beato Giordano, frate Domenicano vissuto tra la fine del 1200 e gli inizi del 1300. Grande oratore e predicatore cristiano, è stato tra i divulgatori dell’idioma toscano, dal quale è nata, secoli dopo, la lingua italiana.
Raggiungiamo poggio piano, un’altura sopra il borgo dove incontriamo il santuario della Madonna del Carmine, al quale gli abitanti di Rivalto sono, storicamente, molto legati.
Camminiamo tra i castagni, in un sentiero che prosegue pianeggiante fino all’incrocio con una strada asfaltata. Lasciato l’asfalto comunicato a risalire tratti di un primo torrente incontrando le prime cascate della giornata.
La portata del torrente ci consente di risalire fino a un punto in cui riparte un sentiero che, nella macchia bassa e in salita, ci riporta su una carrareccia panoramica.

Riprendiamo a salire fino a un deviazione e da qui torniamo a scendere di quota, non prima di aver incontrato tre fuoristrada che, in strade solitamente poco battute e strette, stanno partecipando a una gara non competitiva di off-road.
Il sentiero scende con tratti ripidi e tratti meno scoscesi fino a portarci sulle sponde del secondo torrente di oggi.
Da qui inizia la risalita che porterà a scoprire una valle poco battuta ma davvero suggestiva per gli scorci naturalistici che ci regala, tra fioriture di primule, bucaneve, scille e elleboro.
Alcuni passaggi richiedono tempo, bisogna stare attenti a non scivolare ma tutto è ripagato dalla bellezza di questo angolo di Toscana ancora incontaminata.
Raggiungiamo il salto dell'ultima cascata del torrente e qui ne approfittiamo per una pausa prima di rimetterci in cammino.
Continueremo a salire sul crinale fino a incontrare le gigantesche pale dell’impianto eolico che girano rumorosamente, alimentate dal vento di mare.

Raggiunto uno spazio attrezzato ci sistemiamo per il pranzo.
Le nuvole ora coprono il sole e un vento fresco preannuncia che il tempo sta cambiando.
Il trekking prosegue quasi tutto in discesa in un bosco ameno e suggestivo, alcuni esemplari di faggio, che ancora vegetano a quote insolite per questa pianta, sono la testimonianza viva delle ultime glaciazioni.
Dopo aver attraversato il poggio di Meletro, e incontrato alcune grotte che ospitarono durante il passaggio del fronte alleato, sfollati e abitanti del paese di Rivalto, rientriamo sull’asfalto che ci riporta al paese.
Qui incontriamo Sergio, che ci racconta qualcosa in più su questo bel borgo, tra passato e presente.
Un bell'incontro a conclusione di una stupenda giornata insieme.
Ecco le altre foto (grazie a Rossella per il contributo fotografico:
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